Rete Talassemie ed Emoglobinopatie, pronta la bozza di decreto attuativo per renderla effettiva

Lo schema del decreto ministeriale firmato da Gemmato è stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni

La Conferenza Stato Regioni ha approvato, durante la seduta del 10 maggio 2023, lo “schema di decreto ministeriale recante istituzione della Rete Nazionale delle Talassemie e delle Emoglobinopatie”. Il documento, atteso dal 2017 (previsto dall’articolo 437 della legge 27 dicembre 2017, n.205), è il necessario passaggio per la formalizzazione della Rete Nazionale Talassemia.

La Rete Nazionale Talassemie

L’istituzione della Rete Nazionale Talassemie è stata prevista nel 2017, da un articolo contenuto nella cosiddetta “Finanziaria” (articolo 437 della legge 27 dicembre 2017, n.205). Per la sua attuazione però è necessario un decreto ministeriale attuativo della Rete stessa: un documento che individui l’architettura del network e le caratteristiche richieste ai centri di riferimento.

A luglio 2020 era stato licenziato, dall’allora ministro Speranza, uno schema di decreto che però non è mai stato approvato. Ora, grazie a un lavoro congiunto del Ministero della Salute, della SITE e delle associazioni di pazienti (in prima linea la Federazione UNITED), è stato licenziato dal Sottosegretario On. Marcello Gemmato uno schema di decreto (qui disponibile la bozza) che ha ottenuto l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni. La formale entrata in vigore del decreto sarà determinata dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Cosa prevede lo schema di decreto approvato dalla Conferenza Stato Regioni

La Rete Nazionale della Talassemia e delle Emoglobinopatie, di cui fanno parte i centri di cura e le reti regionali già esistenti, è identificata e organizzata come rete specifica di patologia nell’ambito della più ampia Rete Nazionale delle Malattie Rare, secondo le modalità previste dal decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70 e sulla base di specifiche linee guida organizzative.

Saranno le Regioni, nell’ambito della propria autonomia organizzativa e in considerazione delle peculiari caratteristiche epidemiologiche ed esigenze assistenziali, a organizzano le Reti regionali della Talassemia e delle Emoglobinopatie secondo il modello definito dal decreto stesso, che sintetizziamo di seguito, senza pretesa di esaustività. (Si rimanda pertanto alla lettura integrale della bozza di decreto)

Si tratta di uno modello hub&spoke, secondo il quale i Centri di riferimento per le talassemie e le emoglobinopatie assumono il ruolo di hub delle reti regionali (e sono identificati come Centri di riferimento delle malattie rare per specifiche patologie).

I centri ospedalieri e territoriali spoke avranno il compito di collaborare con i Centri di riferimento nella presa in carico e nella gestione diagnostico-terapeutica della persona con talassemia ed emoglobinopatia.

Saranno parte della rete anche i centri di eccellenza per la talassemia e per le emoglobinopatie riconosciuti all’interno delle specifiche Reti di Riferimento Europee per le malattie rare (ERN – EuroBloodNet).

I percorsi che collegano i centri appartenenti alle reti regionali della talassemia e delle emoglobinopatie dovranno essere chiaramente definiti e contestualizzati in base alle differenti organizzazioni socio-sanitarie attive nelle diverse regioni.

Le Reti regionali della Talassemia e delle Emoglobinopatie, essendo identificate nell’ambito della più ampia rete per le malattie rare, dovranno con le altre reti specifiche operanti nello stesso ambito assistenziale (ad es. reti per la riabilitazione, i trapianti, le malattie endocrine, le cardiologiche e respiratorie, urgenza-emergenza, etc.).

L’organizzazione delle reti regionali è finalizzata a garantire attività di prevenzione, diagnosi, cura e ricerca per le talassemie e le emoglobinopatie. Comprende al proprio interno diversi setting assistenziali e diverse competenze specialistiche, in modo da essere capace di affrontare le problematiche connesse con la patologia nelle varie fasi di vita e nei vari contesti in cui la persona viene a interagire (famiglia, pari, strutture educative, lavoro, etc.).

I primi passaggi per l’attuazione della Rete

In fase di prima applicazione la rete nazionale delle talassemie e delle emoglobinopatie è costituita dai centri di cura per le anemie ereditarie e dalle reti regionali già esistenti.

Le Regioni e le Province autonome saranno tenute a comunicare al Ministero della Salute, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, l’elenco dei centri di riferimento e degli eventuali centri di eccellenza per la cura dei pazienti affetti da talassemia ed emoglobinopatie, nonché l’organizzazione della rete regionale già esistente.

Le Regioni e le Province autonome dovranno altresì individuare nel Coordinamento regionale-interregionale o provinciale delle malattie rare la struttura deputata a promuovere, garantire e monitorare i percorsi assistenziali per le persone con talassemia ed emoglobinopatie tramite i collegamenti tra centri di riferimento hub e le strutture territoriali e ospedaliere (spoke) coinvolte nella presa in carico dei pazienti, al fine di garantire la continuità assistenziale.

All’interno di questi percorsi organizzativi, ciascun paziente emoglobinopatico e talassemico sarà seguito nei luoghi e nei servizi appropriati per rispondere ai suoi bisogni assistenziali, variabili da paziente a paziente e soggetti a evoluzione nel tempo nello stesso paziente.

Istituzione del Tavolo di lavoro permanente a supporto della Rete Nazionale

La bozza di decreto propone l’istituzione presso il Ministero della salute si un Tavolo di lavoro permanente, costituito da rappresentanti del Ministero della salute, Istituto Superiore di Sanità (Centro Nazionale Malattie Rare e Centro Nazionale Sangue), AGENAS, AIFA ed esperti in emoglobinopatie e talassemie designati da ciascuna delle Regioni e PP.AA. Sono inoltre componenti del Tavolo i rappresentanti delle Società Scientifiche e Associazioni di volontariato maggiormente rappresentative in materia a livello nazionale.

Il Tavolo dovrà definire le linee-guida e le raccomandazioni per l’organizzazione della Rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie, come rete specifica di patologia nell’ambito della più ampia Rete nazionale delle malattie rare. Il Tavolo curerà inoltre l’aggiornamento della mappatura dei centri di riferimento e di eccellenza, il monitoraggio delle attività svolte e della qualità e appropriatezza dell’assistenza erogata, anche al fine di effettuare proposte per la definizione e l’aggiornamento di indicazioni nazionali, formulate in base alle evidenze desumibili dalla letteratura scientifica e alle caratteristiche organizzative e risorse presenti nel Paese e promuovendo iniziative di diffusione delle stesse e delle informazioni raccolte.
Le linee guida saranno adottate con decreto del Ministro della salute entro un anno dall’entrata in vigore del presente provvedimento, tenendo conto delle indicazioni e suggerimenti emersi dai lavori del tavolo permenente.

Il Registro Nazionale della Talassemia e delle altre Emoglobinopatie

Il Registro Nazionale della Talassemia e delle altre Emoglobinopatie, previsto dal dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 marzo 2017 recante “Identificazione dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie”, è istituto presso il Centro Nazionale sangue e servirà un apposito decreto ministeriale per sancirne la sistematica e completa alimentazione.

Il Ministero della Salute dovrà assicurare il supporto tecnologico per la condivisione delle informazioni relative a tutte le attività previste, nell’ambito del sistema informativo nazionale.

Fonte: Osservatorio Malattie Rare