Trial Clinico nei pazienti talassemici con Sofosbuvir – febbraio 2015

Secondo le più recenti pubblicazioni scientifiche, l’uso dei farmaci antivirali per il contrasto dell’HCV sta rapidamente evolvendo verso la registrazione di nuove molecole che consentiranno ai pazienti di utilizzare farmaci di efficacia certa per cicli terapeutici molto più brevi e senza subire perniciosi effetti collaterali.

Attualmente esistono due farmaci prodotti negli USA e registrati dall’FDA, ma recentemente approvati anche dall’EMA, che svolgono questo compito con grande efficacia: Exviera e Viekirax sono i farmaci della AbbVie.

Allo stato attuale, e dopo lunga contrattazione tra il Ministero della Salute e la Gilead Sciences International Limited, è stato inserito nel prontuario quello che oggi è il golden standard della terapia, il Sofosbuvir, anche se l’accesso a questo farmaco, nonostante lo sforzo importante del Governo Italiano, resta limitato a casi provata gravità e/o quando lo stato di avanzamento della malattia epatica è in grave fibrosi (f4 al Fibroscan) o già in cirrosi.

Grazie ad un ottimo lavoro combinato dalle rappresentanze dei pazienti e della comunità scientifica, partirà a breve un trial clinico che prevede l’uso del Sofosbuvir, in combinazione con altri farmaci, nei pazienti thalassemici per verificarne, oltre all’efficacia, anche la tollerabilità in persone che hanno diverse patologie secondarie e assumono molti farmaci.

Sono stati identificati 5 Centri di riferimento che dovevano rispondere al requisito di avere, oltre ad un’esperienza vasta nella cura delle epatopatie, anche la vicinanza fisica del Centro di Thalassemia.
I Centri prescelti sono quelli di Milano, Genova, Torino, Napoli e Palermo, per il coinvolgimento totale di 180 pazienti.

I protocolli prevedono l’uso associato di più farmaci antivirali e non solo del Sofosbuvir, secondo quanto comunicato dal prof. Di Marco del Centro per le epatopatie di Palermo, coordinatore dello studio, durante il congresso SITE che si è svolto a Genova lo scorso ottobre.

Il numero dei pazienti è quello imposto dallo stanziamento economico che l’ISS ha previsto per questo studio.

Questo trial avrà una durata massima di 24 settimane e potrà garantire ai pazienti oltre alla eradicazione del virus anche la prova della elevata tollerabilità della terapia.

 

Leggi l’articolo pubblicato da La Stampa in merito ai nuovi farmaci per l’epatite C (20 gennaio 2015)

 

Leggi la Determina AIFA di registrazione del Sofosbuvir